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San
Pellegrino Laziosi nacque a Forli nel 1265. Di carattere bellicoso,
appena giovane, dopo aver partecipato alla ribellione contro lo Stato
Pontificio guidando un drapello di giovani rivoluzionari, fu colpito
dalla garzia di Dio che lo converti a vita nuova divenendo, nella sua
città natale, religioso della Congregazione dei Servi di Maria dopo
aver incontrato il generale di essa P. Filippo Benezi, divenuto poi
santo, mandato a Forlì da Papa Martino IV come suo ambasciatore di
pace.
Una volta convertito
al Signore, Pellegrino si diede totalmente a Lui per la via della
preghiera, della contemplazione e della penitenza. Rigettando la sua
passata gioventù spesa nell'odio e nella violenza si dedicò alla
predicazione per invitare alla riconciliazione e alla pace.
All' età di 60 anni il
Signore lo prova con una malattia alla gamba causata dalle penitenze e
dalla grande fatica a cui sottopone costantemente il suo organismo. La
piaga è tanto grande e cancrenosa che sempre di più. I dolori sono
lancinanti e continui. Pellegrino supplica il Signore di guairlo perché
ha nel cuore il desiderio di dedicarsi alla conversione dei peccatori
con la predicazione per ancora molti anni. Egli chiede di continuare ad
avere il dolore pur di avere la grazia della liberazione dal male. Una
notte il Signore gli apparve nel sonno che lo aveva preso mentre,
stanco, era in preghiera nel coro della chiesa davanti ad un crocifisso
raffigurato in una parete. Ad un certo punto le mani del crocifisso si
staccarono dalla croce e toccarano amorevolmente la piaga del malato.
Subito il dolore scomparve a contatto con la mano divina. Pellegrino si
sentì improvvisamente guarito, si alzò senza sentire più il dolore e si
mosse senza bastone.
Da quel momento Pellegrino è costantemente visitato da malati colpiti
da ogni sorta di malattia, considerato ormai un santo. A tutti offre
conforto, molti sono guariti, specialmente quelli colpiti da piaghe. La
sua vita si protrae fino a ottanta anni resa prodigiosa dalla potenza
di Dio che compie meraviglie a beneficio dei suoi fedeli sottoposti
alla prova. Dal momento della sua morte, avvenuta il 1mo maggio 1345,
Forlì iniziò immediatamente a rendere culto a questo grande servitore
di Dio e dei fratelli. La chiesa in cui venne seppellito Fra Pellegrino
Laziosi divenne il suo santuario ove egli veniva invocato Taumaturgo da
nutti coloro che erano afflitti da ogni genere di male, specialmente
dai colpiti da cancro.
Il 27 dicembre del
1726 Papa Benedetto XIII canonizzò Fra Pellegrino riconoscendo le sue
eroiche virtù e ufficializzando, così, il culto che già da tre secoli i
devoti esercitavano verso il loro grande protettore.
Dall'11 ottobre 1987, come è stato sopra detto, anche Montreal ha il
suo santuario dedicato a San Pellegrino nella grande chiesa di
Sant'Eusebio da Vercelli. Moltissimo sono i pellegrini che durante
l'anno e, specialmente, nel periodo della primavera che precede la sua
festa accorrono a venerarlo. Innumerevoli sono le grazie il Santo
ottiene dal Signore a beneficio dei suoi fedeli che, nella fede,
implorano il suo aiuto.